Un BarCamp per gli ICT4D champions della cooperazione

Si è conclusa il 10 aprile la seconda edizione del corso di alta formazione dedicato alle ICT4D – ICT Innovations for Development – organizzato da Ong 2.0 nel quadro del programma Innovazione per lo sviluppo. Oltre 6 mesi di lavoro, otto moduli, 28 sessioni  tenute da docenti di fama internazionale dei più diversi paesi del mondo e decine di esercitazioni pratiche, per culminare, lunedì scorso, con l’evento finale, un BarCamp pubblico, durante il quale tutti i partecipanti – divisi in sei squadre – hanno avuto l’opportunità di presentare i loro progetti e vincere una somma di 2.000 euro per il sostegno all’iniziativa.

L’evento chiude un percorso mirato non solo a fornire una formazione sia teorica che pratica nel campo delle ICT per lo sviluppo, ma anche a potenziare il pensiero critico dei partecipanti nei confronti delle iniziative, metodi e strumenti già esistenti nel settore.

Vedere il lavoro fatto negli ultimi 6 mesi mi ha dato il coraggio di pensare che un altro mondo sia possibile, o meglio, che un altro tipo di sviluppo sia possibile – una cooperazione che sia focalizzata sulla dimensione particolare e locale dei problemi affrontati, ma che al tempo stesso sia anche trasmessa a livello globale.

Così sostiene emozionato Ron Salaj, coordinatore di tutto il  percorso ICT Innovation for Development, e aggiunge “ il corso ha  soprattutto cercato di fornire le ultime tendenze sui vari strumenti legati all’utilizzo ICT, con particolare attenzione alle competenze pratiche e agli esempi sul campo, senza però tralasciare anche la parte teorica e quindi le diverse metodologie, strutture e conoscenze del caso. In alcuni casi è stato possibile mostrare ai partecipanti le competenze specifiche dei relatori che, arrivando da contesti e formazioni differenti, hanno collaborato ad espandere e rafforzare “cassetta degli attrezzi”  dei partecipanti su una grande varietà di settori: innovazione sociale, tech4dev raccolta dei dati, la mappatura in contesti di emergenza, diritti umani e democrazia, salute, istruzione, uguaglianza e ‘inclusione finanziaria, agricoltura”.

Secondo Ron

Date le circostanze di crisi globali e quotidiane che stiamo vivendo, la parola d’ordine del settore dovrebbe essere coraggio

E i partecipanti al corso ICT Innovation for development sono stati davvero coraggiosi. Dopo il lungo lavoro di formazione il mese di Marzo è stato interamente dedicato ai progetti finali;  i 23 partecipanti – selezionati tra le oltre 480 candidature arrivate da tutto il mondo – hanno lavorato intensamente divisi in sei team su altrettanti progetti reali, proposti loro da sei ONG italiane che operano in diversi contesti del mondo, con l’obiettivo di sviluppare delle soluzioni ICT-oriented per i problemi segnalati.

Durante l’evento, ogni squadra ha presentato l’entusiasmante lavoro sviluppato. A valutare tutti i progetti e selezionare il migliore tra essi – quello che si è meritato il primo posto e il finanziamento – una giuria composta Cristina Toscano (Fondazione Cariplo), Ilaria Caramia (Compagnia di San Paolo), Josh Harvey (CARE) e Gianluca Lazzolino (Postdoctoral Fellow presso l’Università di Oxford).

Se vuoi rileggere il racconto dell’evento attraverso i tweet
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Ha ottenuto la vittoria il progetto intitolato: Increased resilience capacity of small-scale producers of rice, vegetables and yams in Haute Guinée” realizzato da un team di quattro partecipanti a partire da un progetto reale presentato dall’ong CISV e illustrato al BarCamp da Alice Mantoani. “Sono così felice” sostiene Alice a seguito della vittoria e spiega come tutti i membri abbiano collaborato attivamente al progetto, dividendo il loro tempo tra momenti di condivisione con il resto della squadra – ovviamente tramite Skype, essendo sparsi per tutto il mondo – e momenti di lavoro individuale, durante i quali ognuno si è concentrato sui propri compiti specifici.

Obiettivo del progetto: individuare degli strumenti ICT per aiutare un network di piccole cooperative agricole in Guinea a gestire il flusso di merci in entrata e in uscita e migliorare la comunicazione tra loro.

Qui il pitch del progetto presentato al BarCamp

Alice dice anche di essere molto soddisfatta del corso: “Oltre alla qualità dell’insegnamento e alla validità dei relatori internazionali quello che mi ha coinvolta di più è stato il marcato aspetto pratico del corso. Il fare è stato messo al primo posto fin da subito: prima tramite le dimostrazioni pratiche dei docenti, e poi, ovviamente, durante il periodo dedicato al lavoro in team. Non a caso, infatti, i progetti di partenza su cui hanno dovuto lavorare le squadre sono progetti reali, proposti ai partecipanti da diverse Ong”. Anche la modalità online ha funzionato molto bene a parer suo,  “anche grazie ai frequenti momenti di condivisione tra i partecipanti e i docenti, sia durante che dopo le lezioni”. Uno degli aspetti più apprezzati da Alice è poi stata l’eterogeneità della classe. Grazie alla modalità di corso online, infatti, è stato possibile mettere insieme un gruppo  di veri professionisti, composto da profili con una grande varietà di esperienze e background e provenienti da ambienti e lavoro anche molto diversi tra loro, facenti però tutti parte del vasto campo della cooperazione allo sviluppo.

 

Il corso ICT Innovation for Development è stato organizzato da Ong 2.0, in seno al progetto “Innovazione per lo Sviluppo” sostenuto da Fondazione Cariplo e Compagnia di San Paolo, in collaborazione con Opes Impact Fund, Fondazione Acra, We Make, Ouagalab, Fablab To, Fondazione ISI, Fondazione Politecnico di Milano, Centro Nexa, Università di Torino e Politecnico di Torino.

 

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