I primi 5 passi per orientarsi nella cooperazione internazionale

Di Anna Filippucci 

Chi si affaccia per la prima volta al mondo della cooperazione internazionale si sente sovente perduto: spesso non è chiara la struttura organizzativa del settore, non si conoscono le differenze tra gli enti che vi operano, né le abilità e le conoscenze richieste per ricoprire una posizione professionale. Da circa un anno abbiamo iniziato a offrire, con un notevole successo, un servizio di mentoring per chi si avvicina a questo universo lavorativo. Ma a cosa serve il mentoring? Ne abbiamo parlato con Diego Battistessa, esperto di Cooperazione e Diritti Umani e mentor del percorso Lavorare nella Cooperazione Internazionale.

Ecco i consigli di Diego per farsi strada tra questi interrogativi

  • Darsi le basi necessarie per porsi le domande giuste.

Molto spesso le domande che ci si pone avvicinandosi al mondo della cooperazione internazionale sono viziate da una mancanza di conoscenza profonda del settore, della sua architettura complessa e dei profili professionali richiesti. 

Il risultato è che le domande non risultano realistiche, sono generiche o addirittura controproducenti. 

Solo partendo dalla consapevolezza che occorre farsi le domande giuste si può cominciare ad immergersi in questo mondo. Il mentoring permette appunto di svolgere questa fondamentale operazione preliminare. 

  • Realizzare una mappatura delle organizzazioni. 

Il mondo della cooperazione è complesso. Il settore lavorativo è enorme e diversificato al suo interno: realizzare una mappa degli attori, significa iniziare ad orientarsi.

Gli attori sono molteplici: dalle organizzazioni multilaterali, alle università, le aziende, le ong agli enti del terzo settore in generale. E di questi ultimi occorre conoscere chiaramente le caratteristiche, gli obiettivi e la funzione (sono multimandato, o monomandato? In quali contesti specifici operano?). 

  • Riuscire a capire e focalizzare quali sono i profili professionali spendibili all’interno del settore. 

A quale profilo devo aspirare per raggiungere il mio obiettivo? A seconda che si voglia lavorare in contesti di emergenza, oppure nel settore migrazioni/accoglienza, o ancora in progetti di sviluppo specifici, occorrono conoscenze e competenze ogni volta diverse e specializzate. 

Tutte le esperienze pregresse sono utili, non esiste un titolo di studio specifico o una sola professionalità adatta alla cooperazione internazionale: occorre però saperle ottimizzare verso uno dei tanti profili professionali di questo settore. In questo caso, il mentoring permette di fare il punto sugli interessi e le capacità di ognuno per capire quale profilo professionale sia il più adeguato. 

  • Capire come creare un vero e proprio piano di sviluppo di carriera che prenda in considerazione aspettative, ambizioni, stato attuale delle cose, punti di miglioramento e possibili problematiche a corto breve termine nello sviluppo della carriera prescelta.

Questo aspetto passa per una visione realistica degli elementi: non significa non essere ambiziosi, ma vuol dire che, insieme al mentor, si svolge una discussione reale sulle potenzialità attuali per capire quali sono i punti di forza e i miglioramenti possibili. E’ possibile essere la versione migliore di noi stessi solo ed esclusivamente se si raggiunge una forte consapevolezza di tutti questi elementi.

  • Orientamento verso le diverse formazioni, più o meno lunghe, universitarie o no, in che lingua, dove.

Ultimo punto, ma non per importanza. Occorre svolgere un vero e proprio lavoro di orientamento. Le formazioni multidisciplinari offerte per entrare e approfondire una posizione professionale nel mondo della cooperazione internazionale sono moltissime! Con l’aiuto del mentor, è possibile esaminare le diverse opzioni e valutare il percorso più adatto in base agli obiettivi e gli scopi prefissi e il raggiungimento degli obiettivi di carriera di ciascuno. 

Vuoi lavorare nel Terzo settore? Gioca con noi e scopri il percorso più adatto a te

Le figure professionali che popolano il Terzo settore sono tante.

C’è, ad esempio, chi è impegnato sul terreno e lavora a stretto contatto con le comunità locali, si occupa di coordinare gli aspetti logistici e amministrativi, ma anche di monitorare e valutare l’impatto del proprio lavoro. Chi ricopre ruoli manageriali e di coordinamento, si occupa di rendere efficienti i flussi di lavoro e di valorizzare al massimo il talento di ognuno dei propri colleghi. Chi si occupa di comunicazione e dà visibilità alle attività della propria organizzazione, ne diffonde messaggi e valori fondamentali. Chi si occupa di raccolta fondi e con il suo impegno rende possibile il funzionamento dell’organizzazione, procurando le risorse economiche e non solo, necessarie alla realizzazione delle diverse attività. Chi si occupa d’innovazione sociale e applica metodologie e approcci creativi sempre nuovi per avere un impatto positivo sulla società, assicurando efficienza e sostenibilità. Chi è esperto di tecnologie digitali (ICT4D) e si occupa di valutare dove, quando e come questi strumenti possono apportare un beneficio reale alle attività sul campo.

Ognuna di queste figure richiede competenze specifiche e, per tenersi aggiornati, non si smette mai di studiare e di sperimentare approcci e metodologie nuove.

Di seguito ti proponiamo un gioco, un piccolo test per scoprire quale di questi settori ti rappresenta di più. Non ha alcuna rilevanza scientifica, ma ti permetterà di comprendere meglio quali sono alcuni dei possibili profili professionali più richiesti nel settore e quali sono le relative competenze richieste.

Clicca sull’immagine per iniziare a giocare.

Clicca sull’immagine per completare il test

Vuoi fare un anno di servizio civile nel nostro team?

Se hai meno di 29 anni e sei appassionato di cooperazione internazionale, comunicazione e tecnologie Ong 2.0  è il posto che fa per te. Meglio ancora se sei anche uno “smanettone” curioso, con la voglia di scoprire come sta cambiando il mondo con le tecnologie digitali e che cosa possiamo fare per renderlo migliore

Ong 2.0 è un network di ong ed enti specializzati nel settore ICT, focalizzato sull’informazione, formazione e sperimentazione delle tecnologie digitali a servizio dello sviluppo sostenibile e dei temi sociali.

Se questi temi ti interessano puoi entrare a far parte del nostro team per un anno. È infatti uscito il nuovo bando per il servizio civile  che permette di fare un’esperienza formativa di un anno, con un impegno di 25 ore settimanali e una retribuzione di 433 euro netti mensili.

Di cosa ti occuperai principalmente?

Ricerca materiali sui temi della cooperazione internazionale e dell’innovazione attraverso le ICT, scrittura articoli, attività di social networking,  supporto all’organizzazione di webinar e training formativi online e offline e organizzazione di eventi sulle ICT per lo sviluppo.

Se ti senti portato potresti anche sperimentarti in raccolta e analisi dati o collaborazione nella scrittura di progetti.

Potrai inoltre scoprire come lavora un team dislocato in varie parti del mondo e acquisire pratica quotidiana di strumenti di collaborazione a distanza

Il posto dedicato a collaborare con il nostro team si trova all’interno del progetto sulla cittadinanza mondiale dell’ong CISV, capofila del network, puoi vedere il progetto completo e candidarti qui selezionando la sede di Corso Chieri.

Le candidature sono aperte fino al 17 ottobre alle 14.

Per ulteriori informazioni k.bouc@cisvto.org

Ti aspettiamo!