La considerazione delle differenze tra uomini e donne in merito a esperienze, bisogni, potenzialità, ruoli familiari e sociali ha portato negli ultimi decenni all’introduzione dell’approccio di genere nel settore della cooperazione internazionale nei suoi diversi ambiti: prima nelle azioni a lungo termine (sviluppo, tutela dei diritti umani), quindi nell’azione di emergenza e nelle attività di prevenzione e post-conflitto (peacebuilding), più di recente nella risposta ai disastri.
La comunità internazionale nel suo complesso (Nazioni Unite, Organizzazioni regionali, Stati, Organizzazioni Non Governative) è oggi impegnata nello sviluppo e nell’attuazione di norme, politiche e programmi finalizzati non solo a garantire alle donne una protezione specifica da violenze e abusi e la loro piena partecipazione nei vari ambiti, ma anche ad assicurare che tutte le attività di cooperazione tengano in considerazione la dimensione di genere.
Competenze e capacità specifiche per l’applicazione di un approccio di genere rappresentano dunque oggi un requisito indispensabile per la realizzazione di un’azione sul campo efficace e sostenibile, adeguata a criteri e standard internazionali.
Il corso si propone di rispondere ai bisogni formativi che derivano da questa evoluzione. Il percorso formativo ha carattere multidisciplinare ed è articolato in sessioni tematiche. La prima a carattere generale illustra gli strumenti di base per l’utilizzo dell’approccio di genere. Le seguenti sessioni sono dedicate all’applicazione degli strumenti nei diversi settori specifici (sviluppo, diritti umani, pace e sicurezza), con illustrazione di norme, politiche e pratiche con analisi di casi concreti.