La cooperazione allo sviluppo è relazione e dialogo, ma anche un lavoro basato sulla progettazione. Se negli anni Settanta le attività della cooperazione erano caratterizzate da una forte componente tecnica, le mansioni richieste oggi a chi lavora nel settore sono sempre più basate su competenze di tipo manageriale, gestionale e progettuale.
In risposta a scadenze temporali e deboli finanziamenti, gli strumenti di progettazione aiutano a contestualizzare e programmare risultati sostenibili nel lungo periodo.
Il corso fornisce una panoramica del ciclo di vita del progetto e degli strumenti che lo compongono, tramite esempi pratici ed evidenziando in particolare quali siano le maggiori difficoltà che si possono incontrare in fase di preparazione e di svolgimento di un progetto di cooperazione internazionale. In particolare, l’idea è di sottolineare la necessità di lavorare con professionalità e con sensibilità, tenendo in considerazione in ogni momento le caratteristiche specifiche del territorio nel quale ci si trova ad agire. Calato nel contesto dei paesi del Sud del mondo e applicato ad azioni che non hanno come obiettivo lo sviluppo di un prodotto, ma piuttosto di un processo, il Project Cycle Management (PCM) nel quadro della cooperazione internazionale assume caratteristiche precise e non può prescindere da principi di razionalità e di efficienza.