Creare mappe satellitari in crowdsourcing, con 2 milioni di volontari!
Dalla mappatura delle specie protette all’antartico fino all’individuazione dei campi rifugiati in Somalia e Sud Sudan, Tomnod (in lingua mongola “grande occhio”) è una piattaforma di croudsourcing per esplorare collettivamente mappe satellitari a fini sociali.
di Silvia Pochettino
Originariamente progetto di ricerca dell’Università di San Diego in California, è stata fondata nel 2010 da Shay Har-Noy, Luca Barrington, Nate Ricklin e Albert Yu Min Lin, ma tre anni dopo è stata acquisita dalla società DigitalGlobe di cui usa la tecnologia satellitare.
Nel 2011, quando già più di 10 mila volontari collaboravano con la piattaforma, Tomnod ha lavorato con l’UNHCR per individuare lo spostamento dei profughi in Somalia. Gli utenti sono stati invitati a utilizzare le immagini satellitari per contare le abitazioni dei rifugiati e di conseguenza stabilire le priorità di distribuzione cibo e acqua. Poi si è passati a progetti come la ricerca della tomba di Genghis Khan, ma anche alla mappatura dei danni dopo tifone Haiyan nelle Filippine, il conteggio della popolazione dell’Etiopia, l’individuazione delle abitazioni degli sfollati in Sud Sudan, il monitoraggio degli incendi boschivi in Sud Africa e molti altri. In tutti i casi il principio è lo stesso: la partecipazione di molti utenti volontari che esplorano singole parti di fotografie satellitari, selezionano e segnalano gli oggetti di interesse, che vengono poi esaminati con algoritmi specifici per arrivare a una mappatura complessiva.
Ma è stato a partire da marzo 2014, quando Tomnod ha preso le immagini raccolte dai satelliti DigitalGlobe e li ha offerti al pubblico per la ricerca dei rottami del volo Malaysia Airlines Flight 370, che la piattaforma ha avuto un’esplosione di partecipanti. Oltre 2 milioni di persone hanno utilizzato il sito per cercare i segni di macerie, fuoriuscite di petrolio e altri oggetti di interesse per il ritrovamento dell’aereo scomparso nel nulla con 240 persone a bordo. Il sito di Tomnod è caduto il 12 marzo a causa del traffico troppo elevato (100.000 visite al minuto) e le mappe sono state viste oltre 98 milioni di volte.
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