Digging deeper
Conoscere i molteplici aspetti del fenomeno migratorio, acquisendo competenze tecniche, al fine di indagare la realtà e, allo stesso tempo, essere in grado di comunicare le informazioni raccolte in maniera sistematica e puntuale, è questo l’obiettivo del lavoro svolto dalle classi 2^A e 2^N del Liceo Laura Bassi di Bologna, grazie al supporto del team di educatori di Amici dei Popoli ONG.
Il percorso realizzato ha portato ragazzi e ragazze a riflettere in primo luogo, su quelli che sono stereotipi e pregiudizi più comuni riguardo alle migrazioni e in seguito, ad approfondire i temi emersi attraverso un’attività di ricerca.
Perché le persone decidono di partire? Quali sono i fattori che concorrono alla costruzione di un progetto migratorio? Che significato può assumere questo tipo di viaggio in termini di aspettative, desideri, pericoli, opportunità e diritti? Queste le domande che gli studenti e le studentesse si sono posti e alle quali hanno in un primo momento cercato di dare delle risposte, partendo dalla propria esperienza, esprimendo le proprie opinioni. Le discussioni sono state stimolate avvalendosi di strumenti digitali quali ad esempio Kahoot, una piattaforma per la presentazione di quiz interattivi che consente di utilizzare gli smartphone come pulsantiere.
È stato in seguito proposto agli studenti e alle studentesse di contestualizzare quanto emerso scegliendo di analizzare il caso della Nigeria, Paese che nonostante il periodo di crescita, sia da un punto di vista economico che in termini di fermento culturale, conta un’altissima percentuale di migranti. Partendo dall’approfondimento di temi quali la dicotomia crescita/sviluppo, e la eventuale correlazione tra povertà e migrazione, gli studenti hanno compiuto un lavoro di ricerca analizzando dati inerenti alla situazione socio/economica della Nigeria, sistematizzando quanto emerso attraverso la costruzione di infografiche con l’ausilio di Canva, un sito web di graphic-design semplificato. I contenuti creati da ogni ragazzo sono stati poi condivisi sulla piattaforma Google Drive di classe, creata appositamente al fine di condividere il materiale necessario, scambiare informazioni e suggerimenti riguardo ai lavori realizzati sia tra studenti che tra studenti e insegnante.

Infine, i ragazzi e le ragazze hanno indossato a tutti gli effetti i panni dei ricercatori, strutturando un questionario volto ad indagare percezioni e sentimenti della comunità riguardo al fenomeno migratorio. Individuato l’obiettivo della ricerca e il target di riferimento, hanno poi definito le domande, strutturato il questionario utilizzando lo strumento Moduli di Google e diffuso lo stesso ai propri contatti, amici e familiari.

I ragazzi e le ragazze hanno accolto con entusiasmo la possibilità di cimentarsi in prima persona, sperimentando metodologie partecipative attraverso l’utilizzo di strumenti digitali. È stato per loro interessante scoprire nuovi modi, semplici ed efficaci, di utilizzare strumenti di uso quotidiano come ad esempio uno smartphone per scopi didattici e professionali. Si sono sentiti protagonisti, capaci, attraverso lavori di gruppo e la creazione di spazi di condivisione di andare in profondità ampliando il proprio punto di vista sulla base di uno studio accurato del fenomeno migratorio a 360°.

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