Fundraising per il non profit: i significati nascosti
Da sempre le organizzazioni non profit hanno dovuto fronteggiare la necessità di reperire fondi per poter portare avanti le proprie attività e raggiungere i propri obiettivi, in un una parola: “Fundraising”. Sempre più corsi di formazione e master universitari si occupano dell’argomento e molte persone si specializzano in questo ambito, dove è sempre più forte la richiesta di lavoratori qualificati e competenti.
Federica Maltese, esperta del settore e docente del corso “Fundraising per il non profit” di Ong 2.0, ha risposto a qualche domanda per introdurci, con il suo personale sguardo, al mondo della raccolta fondi per il non profit e il sociale.
di Laura Andreoli
“Fundraising” vuol dire semplicemente “raccolta fondi”; tuttavia dietro la sola traduzione letterale i significati e le sfumature sono molteplici. “Fare fundraising vuol dire mettere in atto una serie di strategie per assicurare la sostenibilità di un ente non profit nel tempo” spiega Federica, “ma questa definizione – benché corretta – mi è sempre sembrata un po’ arida. A mio avviso, invece, la definizione più bella è quella di Henry Rosso, il padre del fundraising: “insegnare la gioia di donare”. Vuol dire smetterla di parlare di beneficenza, di carità, ma iniziare a lavorare sulla consapevolezza che i donatori giusti sono quelli che aspettano solo qualcuno che gli chieda di sostenere proprio quella causa che a loro sta a cuore. Non è bellissimo?”
Se la raccolta fondi non si limita al solo finanziamento di un’organizzazione o associazione e alla sua sostenibilità nel tempo, anche le figure del fundraiser e del donatore acquisiscono connotazioni più profonde e importanti. Secondo Federica, infatti, il fundraiser, dovendo rendere l’ente sostenibile nel tempo, deve necessariamente conoscerlo e vivere al suo interno, “per questo motivo è colui che più di ogni altra figura ha la possibilità di ascoltare storie, entrare nei meccanismi dell’organizzazione, conoscere i beneficiari e i donatori. E’ una figura che fa delle relazioni il punto focale del suo lavoro, anche se magari per tutta la vita si occupa di mailing e conosce i suoi donatori solo tramite un testo scritto.”
“Il donatore – continua la nostra esperta – è il cuore di un’organizzazione. Senza i donatori non esisterebbe nulla di quanto l’ente riesce a fare. Essere donatori significa stringere un patto di fiducia, credere che la propria donazione possa davvero creare un mondo migliore, qualunque sia la causa che si sceglie di sostenere.”
Collaborazione, relazione e fiducia: sono questi gli elementi che costituiscono un valore aggiunto alla semplice raccolta fondi, che fanno sì che il fundraising non sia solamente reperimento di finanziamenti. “Spesso pensiamo che il fattore economico sia prevalente, nel processo di donazione, ma non è così! Quello che fa la differenza è la fiducia nella causa sostenuta dall’organizzazione, la speranza di poter cambiare le cose. Il denaro viene dopo, sempre.”
Dal punto di vista pratico, Federica ci indica quattro punti fondamentali per la formulazione di una campagna fondi efficace:
1. Pianificare
2. Pianificare
3. Pianificare
4. Chiedere
“Scherzi a parte, formulare una campagna di raccolta fondi vuol dire mettere insieme una serie di elementi, tra cui:
• Avere una chiara visione della mission.
• Possedere una piena consapevolezza del target.
• Capire il mercato e le modalità con cui andremo a interfacciarci con i singoli donatori, cercando per ognuno lo strumento giusto.
• Capire di cosa l’organizzazione ha bisogno, a livello economico e di risorse, stabilendo un budget di investimento preciso.
• Avere ben chiaro l’obiettivo da raggiungere sulla base delle risorse effettivamente disponibili.”
Nella pianificazione è quindi fondamentale tenere conto degli aspetti pratici (budget, spese, target, strumenti di informazione e comunicazione, ecc.) senza tralasciare però gli obiettivi e la mission dell’organizzazione, per non perdere mai di vista il valore più profondo delle proprie attività e del proprio impegno.
Tutte le informazioni su “Fundraising per il non profit” sono disponibili qui.
Lascia un Commento
Vuoi partecipare alla discussione?Fornisci il tuo contributo!