Google lancia un servizio di alert per le emergenze

publicalertmapGoogle ha annuciato un nuovo servizio di allerta ’emergenze’ che potrebbe portare miglioramenti nella gestione delle crisi umanitarie o dei disastri naturali: è il Google Public Alerts, una piattaforma che segnala all’utente emergenze rilevanti per la sua posizione geografica e in base a una ricerca personalizzata. 

“Se si sta verificando evento atmosferico vicino a te, la prima reazione sarebbe quella cercare online le informazioni che ti servono per affrontarlo”, si legge sul blog ufficiale di Google nella presentazione di Google Public Alerts, un servizio che potrebbe aiutare la popolazione e le autorità nel rendere più efficiente la gestione delle crisi. 

Il team di Google Crisis Response ha lavorato per realizzare uno strumento che possa fornire immediate risposte durante la fase critica dell’emergenza. Con l’obiettivo di far emergere le informazioni più rilevanti e utili attraverso gli strumenti online di uso quotidiano.

Secondo Google, le prime domande digitate sul motore di ricerca nel corso di un disastro naturale sono “cosa succede? dove e quando colpirà la mia area? è grave? Dove posso chiedere aiuto?” e a queste domande è meglio rispondere con informazioni verificate per evitare il generarsi di allarmismi dannosi ai cittadini e alle organizzazioni incaricate di prestare i soccorsi.

Gli alert sono integrati con Google Maps e per ora sono disponibili solo per il territorio americano, ma, assicura Google nella sezione ‘Faq’, sono in contatto con altri partner internazionali per implementare il servizio.

“E’ uno strumento che porterà dei cambiamenti per chi si occupa di crisis mapping perché mette a disposizione in modo semplice (in linea con il web mapping e le altre soluzioni Google) informazioni accreditate su allerta e meteo”, ci spiega Elena Rapisardi, web content strategist e fondatrice di Open Resilience, un network per la sperimentazione di soluzioni web 2.0/3.0 e mobile, a supporto della gestione del rischi e dell’emergenza. 

Il Google Public Alerts funziona infatti solo attraverso la segnalazione di partner affidabili con cui Google ha stretto degli accordi, per evitare i classici “falsi allarmi” con le dannose conseguenze che ne potrebbero seguire.

Per ora gli isituti abilitati a segnalare crisi a Google sono lo US National Oceanic and Atmospheric Administration (NOAA), il  National Weather Service e il US Geological Survey (USGS). 

“Dalle prime informazioni rilasciate da Google gli alert saranno visualizzabili come un layer e quindi integrabili con altre informazioni”, aggiunge Rapisardi, che spera di veder utilizzata questa piattaforma anche nel nostro paese: “è un’opportunità per i cittadini se anche in Italia qualcuno si muoverà in questo senso. Potrebbe funzionare come un collaborative allert che coinvolge i centri deputati al monitoraggio e alla diffusione di questi dati, una sorta di sistema ‘data 2 citizens‘ che fornisce più diffusione, più trasparenza, più informazione.

Il servizio funziona come motore di ricerca geolocalizzato, per trovare aggiornamenti sulla situazione di emergenza più vicina all’utente, ma è anche disponibile l’intero elenco delle segnalazioni alla pagina: www.google.org/publicalerts

L’obiettivo del team di Google Crisis Rresponse, dichiarato anche sul loro blog, “è che il Google Public Alerts possa fornire informazioni per prendere decisioni migliori in tempo di crisi”.
“In effetti si tratta di strumento nuovo”, conferma Rapisardi,  “con il vantaggio che può essere integrato con altri dati, accendere un layer su una mappa già esistente. Mi chiedo solo se questi dati saranno anche esportabili e visualizzabili su altre piattaforme o applicazioni o se saranno “chusi” in google”.
 
 

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