ICT per l’allevamento: in Senegal video e SMS per tutelare il bestiame
Daral Technologies è un progetto innovativo senegalese che nasce dalla necessità di avere una statistica generale nel settore dell’allevamento e dal bisogno di identificare gli allevatori e il loro bestiame, pratica ancora inesistente nel paese.
di Elisabetta Demartis [leggi l’articolo su Wired]
Chi possiede degli animali? Che tipo di animali? In che zona del paese? Rispondere a queste domande, e quindi mettere in atto un processo digitale di identificazione dei proprietari di bestiame e del bestiame stesso, non solo aiuterebbe a creare una statistica del settore, ma aiuterebbe a risolvere il problema dei furti degli animali.
Nel 2007, per esempio, la peste equina procurò due miliardi di franchi CFA di danni in Senegal e la causa principale fu la disinformazione riguardo la prevenzione e la cura della malattia da parte degli allevatori.
Ma come?
Le funzionalità dell’applicazione web e SMS sono tre.
Secondo Amadou Sow, allevatore di etnia Peul e ideatore del progetto, “il primo passo è quello dell’identificazione dell’allevatore attraverso un sistema digitalizzato, al cui nome corrisponde la foto e tutte le informazioni personali come luogo di abitazione, numero di telefono e numero di animali in possesso. “Alla registrazione” continua il pastore, “segue l’attribuzione di un codice identificativo che verrà fissato sugli animali, in modo da essere immediatamente riconoscibili in caso di smarrimento o furto e riconducibili al vero proprietario”.
La mediateca è un’altra funzionalità messa a disposizione dal progetto, con lo scopo di prevenire le epidemie che colpiscono il bestiame e diffondere azioni preventive nelle zone rurali. Questa funzione mette a disposizione una applicazione mobile per cellulari che permette all’allevatore di filmare l’animale che riscontra dei problemi di salute e di inviare successivamente il video nella piattaforma informatica gestita da esperti e veterinari della Direzione dell’allevamento. “Dopo avere stilato una diagnosi del problema”, come spiega il creatore della piattaforma, “gli esperti inviano un messaggio con le cure consigliate per la malattia al centro di riferimento del villaggio da cui il video è stato inviato, diffondendo anche il video iniziale e la diagnosi della malattia negli altri villaggi della zona, al fine di informare gli allevatori riguardo l’esistenza di una determinata malattia”.
Un partenariato pubblico-privato
Il progetto ha stretto un partenariato con il Ministero dell’allevamento Senegalese, il quale, attraverso i dati raccolti, potrà stilare una statistica del settore ancora inesistente, ma di grande utilità per ricavare informazioni utili su uno dei settori più sviluppati del paese.
Un’altra funzionalità del progetto è quella di offrire un servizio SMS al Ministero dell’allevamento per l’avviso e l’allerta di fatti riguardanti i furti di animali, le vaccinazioni, le malattie ecc. Grazie alle schede identificative di ogni allevatore, il Ministero potrà avere accesso ai numeri di telefono e utilizzare la piattaforma come mezzo di diffusione di messaggi urgenti e comunicazioni ad ampia scala. Ma l’allevatore rivoluzionario ha deciso di fare di più e ha stretto un partenariato per il suo progetto con la Microsoft, che fornisce computer, una connessione a internet e training per formare i responsabili locali del progetto nei centri presenti in ciascun villaggio messi i piedi dal progetto Daral Technologies.
Questi centri, inoltre, sono allocati in punti strategici dove, una volta alla settimana, si raggruppano i mercati di animali (i Daral, appunto) con tutti gli allevatori della zona, che avranno la possibilità di entrare in contatto con le informazioni gestite dai centri grazie alla messa in onda dei video in dei maxi schermi visibili a tutti.
In Senegal, e in tutta l’Africa in generale, sono sempre più numerosi i progetti e le iniziative che sviluppano piattaforme web e applicazioni mobile dedicate a implementare il lavoro dei contadini e dei pescatori, in un continente che, secondo il rapporto stilato dall’Africa Progress Panel, ha le potenzialità di sfamare le crescenti popolazioni che risiedono nelle zone urbane e la domanda di cibo globale. E le cosiddette ICT4Agriculture, cioè l’insieme di innovazioni tecnologiche sviluppate per facilitare l’accesso all’informazione e agevolare la comunicazione tra gli attori che lavorano nel settore primario, caratterizzano di giorno in giorno uno strumento efficace per il miglioramento del settore.
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