#Kalongodays #1: “la tecnologia è bella ma non funziona mai”

kalongodays1piccolaPrimi appunti di Donata Columbro da Kalongo: il viaggio su un aereo a 12 posti, l’arrivo nell’ufficio di CESVI, le prime difficoltà con la tecnologia.

Dopo 12 ore di aereo, 2 ore di macchina andata e ritorno da Entebbe/Kampala – da un aeroporto all’altro -, 4 ore di volo su magnifico 12 posti che ha attraversato tutto il paese dandomi il privilegio di ammirare dall’alto la verdissima Uganda (per la stagione delle piogge), eccomi finalmente a Kalongo nell’ufficio di CESVI.

Se state andando a controllare la mappa per verificare le mie tappe vi fermo subito: tutti i report che ho inviato dallo smartphone non sono stati registrati. Prima di domani
devo capire qual è il problema, dal momento che sono venuta qui per far usare Ushahidi ai ragazzi del workshop.
Il bollettino tecnologico non va tanto bene a dir la verità: abbiamo le sim per connetterci ma l’operatore è Orange e qui a Kalongo non prende. Oggi Tumblr non funziona perché sovraccarico, il sito di VpS è down e fino a che non avrò pubblicato questo post non mi fido neanche di WordPress.
Nota positiva: c’è il wifi e la rete prende anche vicino alla mia casetta/dormitorio.

Tra poco quando farà un po’ più fresco andrò a esplorare i dintorni, almeno per capire cosa c’è qui nel distretto in cui mi trovo, sede dell’ospedale comboniano dedicato al Dr Ambrosoli. Altra nota superpositiva: dopo anni di letture di Nigrizia finalmente incontro da vicino questa realtà missionaria!

Nella foto: Air Plane Stop: siamo Mutsune dove, dicono, non capita mai niente di interessante e l’atterraggio di un piccolo aereo in mezzo ai campi è un avvenimento che fa accorrere tutti i bambini del villaggio a curiosare.

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