Kenya: zainetti solari agli studenti per poter fare i compiti la sera
E’ l’iniziativa di Salima Visram, ex studentessa dell’Aga Khan Academy a Mombasa, realizzata anche grazie a una campagna di crowdfunding
L’azienda realizzata da Salima, giovane imprenditrice sociale kenyota, ha distribuito il mese scorso i suoi primi zaini solari a 500 studenti della scuola elementare di Kikambala, nel distretto di Mombasa.
Circa il 92 per cento delle famiglie rurali in Kenya, infatti, usa il kerosene per alimentare l’illuminazione. Quando scende la notte, questo vede milioni di bambini in età scolare costretti a fare affidamento su una sorgente luminosa tossica e costosa per poter fare i compiti. Per coloro che non riescono a tenere il passo con le spese, l’apprendimento si ferma quando il sole va giù, secondo un rapporto redatto dalla Sunny Money Company in Kenya.
“Studiare alla Aga Khan Academy Mombasa ha notevolmente migliorato le mie capacità di leadership e mi ha aiutato a far crescere le mie capacità di sviluppo della comunità, ha detto Salima.
Salima è cresciuta a Kikambala e può testimoniare gli effetti che la povertà e la mancanza di energia elettrica ha sull’andamento scolastico dei bambini. Per questo è tornata al villaggio con lo zaino solare, che lei chiama il Soular Backpack. Lo zaino consente ai bambini delle zone rurali di sfruttare la potenza del sole durante le loro lunghe camminate da e per la scuola per fornire luce per la lettura di notte.
Gli zaini sono costituiti da un pannello solare, una batteria e una lampada a LED. Il pannello solare produce energia durante il giorno, la batteria la immagazzina e permette alla lampada LED di fare luce di notte. Per quattro ore di carica, lo zaino è in grado di dare sette-otto ore di luce.
Nel mese di gennaio, Visram ha raccolto 38.000 dollari tramite la piattaforma di crowdfunding Indiegogo, con l’obiettivo di distribuire i primi 2.000 zaini al villaggio Kikambala come progetto pilota.
“In caso di successo, voglio estendere il progetto a un centinaio di scuole nella contea entro il prossimo anno e mezzo. Questo è in linea con il Kenya Vision 2030 ‘Masomo Bora’, che è lo sforzo della nazione di garantire educazione a tutti i bambini, e realizzare il loro pieno potenziale”, ha detto Visram.
Salima Visram è ora nel suo ultimo anno di International Development Studies presso la McGill University a Montreal, crede che il social business sia il più grande catalizzatore per un cambiamento sostenibile, e spera di formare partnership con l’UNICEF, l’UNHCR e il governo del Kenya per espandere il progetto ad altre parti del Kenya e dell’Africa.
Tratto da IT News Africa. Foto: Forbes
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