Le 10 compagnie più innovative in Africa – I Parte
L’Africa è ricca d’innovazione. Che sia una startup o una multinazionale, l’Africa è piena di potenziale nel campo della tecnologia, delle applicazioni mobili, dell’educazione e delle ICT. Ecco la lista delle 10 compagnie più innovative in Africa secondo fastcompany.com
Eneza Education
Per garantire ai bambini dell’Africa rurale un tutor virtuale. La start-up keniana, co-fondata da due ex membri della iHub community di Nairobi, crea contenuti educativi a cui i bambini provenienti da aree rurali povere possono accedere da cellulari di fascia bassa. Attraverso la sua “classe virtuale”, gli studenti tra gli 11 ed i 18 anni possono studiare materie come matematica, scienze, inglese, e svolgere qualsiasi tra i 2000 quiz e più di 16000 domande a disposizione, con l’opzione di una piccola lezione di ripasso se ottengono meno del 50% – tutto per l’equivalente di 50 centesimi di dollaro al mese.
I bambini possono inoltre fare ricerche su Wikipedia grazie agli SMS, o porre domande agli insegnanti ricevendo una risposta entro un’ora. Gli insegnanti possono inoltre impartire compiti attraverso la piattaforma e ricevere responsi sulle prestazioni degli studenti. Entro la fine del 2014 Eneza ha raggiunto più di 375.000 utenti in Kenya, con un aumento di 143.000 unità dal 2013. Spera di raggiungere più di 1 milione di studenti quest’anno e 50 milioni nei prossimi 5, almeno in 10 paesi africani. Il suo obiettivo saranno studenti che hanno abbandonato la scuola, ragazze in aree estremamente povere, e bambini che non possono andare a scuola a causa di conflitti.
Konga
Per facilitare l’e-commerce in Africa. Dopo aver raccolto più di 100 milioni di dollari dal lancio del 2012, Konga ha il potenziale per diventare un colosso dell’e-commerce in Africa. Ma non è quello che ha in mente il fondatore Sim Shagaya. “Non vogliamo essere Golia, ma pensiamo che il futuro dell’Africa spetti a molti Davide”. Konga non vuole quindi essere l’ennesima compagnia e-commerce ma permettere a altre compagnie di farlo.
Dall’apertura oltre 10.000 commercianti si sono registrati sul sito. Konga, le cui entrate sono aumentate del 450% tra il 2013 ed il 2014, ha anche lanciato la sua compagnia privata di logistica KExpress, dopo aver visto che i suoi corrieri erano incapaci di gestire le migliaia di ordini giornalieri che il sito generava. Konga ha intenzione di espandersi in altri stati dell’Africa sub-sahariana nel 2015, e ha ottenuto più di 40 milioni nell’ultima raccolta di finanziamenti ad ottobre.
iROKOtv
Per cambiare l’economia di Nollywood. Una delle prime compagnie a offrire video on-demand in Africa legalmente, iROKOtv ha mostrato agli investitori un’industria che raccoglie circa l’1.4% del pil della maggiore economia africana. La compagnia acquista licenze da Nollywood e genera profitti attraverso pubblicità e abbonamenti. iROKOtv non è popolare solo in Africa: solo l’11% degli abbonati è africano, ed ha abbonati da 172 paesi.
L’anno scorso iROKOtv ha iniziato a espandere ulteriormente la propria proposta aggiungendo film di Hollywood e Bollywood, soap opera koreane – mosse che, nei fatti, hanno l’obiettivo di espandere la base di abbonati in Africa. in Africa, dove il servizio di streaming è molto economico: un abbonamento ad iROKOtv costa circa 3.50 dollari al mese. La scommessa sembra essere stata vinta, con un aumento di abbonamenti del 457% nel 2014.
Ubongo
Per ispirare una generazione di studenti digitali. Su Ubongo Kids, un cartone educazionale trasmesso giornalmente sulla Tv tanzaniana, i giovani telespettatori sono incoraggiati a “tumia ubongo” (usa il tuo cervello) attraverso attività di problem solving, come trovare una nuova casa a migliaia di topi o battere una scimmia al tiro alla fune. La start-up di edutainment Ubongo ha lanciato il cartone animato nel gennaio 2014 e ha ampliato il suo pubblico fino a 1.4 milioni di telespettatori settimanali in Tanzania in solo un anno. Lo spettacolo, trasmesso in Kiswahili e disponibile in 1 milione di case in Africa orientale, insegna matematica e scienze.
I bambini possono usare il cellulare per rispondere a domande a risposta multipla e ricevere la risposta dai loro personaggi preferiti. “La domanda è enorme. Non riusciamo a proseguire”, afferma il cofondatore e CEO Nisha Ligon. “La maggiore lamentela che riceviamo dagli utenti è che gli episodi sono troppo brevi.” Uno studio finanziato dalla compagnia ha dimostrato che gli studenti che hanno guardato il cartone una volta al mese per almeno 6 mesi hanno ottenuto risultati migliori a scuola rispetto ai loro compagni.
Leti Arts
Per ridefinire l’intrattenimento in Africa. Uno dei pochi studi di media interattivi nell’Africa sub-sahariana, la ghanese Leti Arts sta producendo materiali d’intrattenimento su generi ancora inesplorati. La start-up sviluppa giochi per dispositivi mobili e fumetti digitali influenzati dalla storia e dal folklore africano.
La compagnia spera che una nuova generazione di bambini africani sia ossessionata dai propri supereroi piuttosto che da quelli occidentali, e punta a espandere la notorietà delle leggende africane con merchandising, film d’animazione e parchi a tema. Leti Arts ha inoltre sviluppato giochi ed applicazioni per Microsoft, Intel e Vodafone. Ha sviluppato un gioco di educazione civica per le elezioni in Kenya del 2012 e un gioco di formazione per infermiere che simula situazioni della vita reale. Sta attualmente sviluppando un gioco in partnership con delle ONG su sanità ed educazione.
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Fonte: itnewsafrica
Photo credit: RudolfSimon
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