Lesotho: i compiti a casa si fanno dal cellulare
Non si può in alcun modo dubitare dell’impegno del Lesotho verso l’educazione. Nel 2000, il paese ha iniziato a rendere gratuita l’educazione primaria; un decennio dopo, nel 2010, è diventata obbligatoria. Ora il paese sta sperimentando una start up per inviare compiti via telefono cellulare agli studenti.
Sterio.me invia compiti e questionari a cellulari con accesso limitato ad internet. Cellulari di questo tipo hanno una penetrazione di oltre l’86% in Lesotho. Il programma ha attivato la sperimentazione nelle scuole locali, supportato dalla Vodacom Foundation, dal ministero dell’educazione e dal sindacato locale degli insegnanti, prima di essere lanciato in tutto il paese.
Il progetto è partito dalle menti di Christopher Pruijsen, Danielle Reid e Dean Rotherham durante la 2013 StartupBus Africa hackathon, organizzata da ampion.org. “Inizialmente abbiamo scorto il potenziale di usare qualcosa di semplice come un telefono cellulare per distribuire informazioni significative, specialmente riguardo ad alfabetizzazione, accesso ad internet e barriere digitali”, sostiene Pruijsen, ora CEO di Sterio.me. “Abbiamo anche voluto essere sicuri che l’esperienza fosse semplice ed efficace per gli insegnanti, facendo loro risparmiare tempo nel creare, distribuire e valutare i compiti a casa.”
Il team di Sterio.me crea compiti e domande per insegnati, con contenuti attinenti a quello che gli studenti impareranno nel modulo successivo. Gli insegnanti approvano il contenuto prima che l’anno scolastico inizi. “Possiamo dire che, a dicembre 2014, abbiamo più di 1000 domande inerenti alle materie insegnate nelle scuole secondarie in Lesotho, approvate dagli insegnanti locali”, afferma Pruijsen. Attualmente, il curriculum comprende matematica, geografia, inglese e agricoltura.
Quando il programma è in funzione, gli studenti ricevono una chiamata contenente il compito per la giornata. Un programma text-to-speech legge le diverse domande a scelta multipla a cui lo studente può rispondere utilizzando la tastiera del telefono.
I dati raccolti sono sfruttati per migliorare i risultati di apprendimento, i metodi di insegnamento e gli argomenti trattati. Gli insegnanti possono vedere i dati in tempo reale, controllando quali studenti hanno portato a termine i compiti e controllando i loro progressi, allo stesso tempo individuando le aree dove migliorare le loro tecniche di insegnamento. Per supportare la creazione di nuove politiche, i dati sono accessibili alle agenzie governative.
Il team di Sterio.me spera di usare i dati raccolti per contrastare le frodi. “Con qualsiasi forma di apprendimento da casa, c’è il rischio di frode – e i compiti su carta sono lo stesso”, afferma Pruijsen. “Crediamo che con la quantità dei dati che raccoglieremo attraverso il coinvolgimento degli studenti, sia tramite voce che SMS, potremo usare l’analisi dei big data per filtrare i maggiori rischi di frode, come quando gli studenti che normalmente impiegano molto tempo per rispondere improvvisamente inseriscono la risposta in 0.1 secondi. Possiamo inoltre mischiare l’ordine delle risposte corrette, così che la risposta esatta per uno studente possa essere l’opzione 1 di un quiz a scelta multipla, mentre per un altro possa essere l’opzione 3.”
“Per il momento, i feedback degli studenti sono stati così positivi che abbiamo fiducia che completeranno i quiz per il loro vantaggio personale, dal momento che sono motivati a migliorare la loro educazione e con questo le loro opportunità di vita. Gli studenti intendono migliorare le loro abilità e sono interessati a nuovi modi per farlo.”
Il progetto è stato un lavoro appassionante per il team. “Abbiamo fatto tutto il possibile per rendere l’idea realtà, da dormire sul divano per mesi fino a prendere in prestito fondi personali, tutto per rendere Sterio.me un successo,” afferma Pruijsen. Nell’esperimento in Lesotho, la Vodacom Foundation finanzia la trasmissione dei dati, rendendo il sistema gratuito per gli studenti.
Il team spera di ampliare il progetto all’apprendimento dell’inglese via mobile in Asia e America Latina, e di espandere le sue attività di base globalmente.
Tradotto da The Guardian
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