#MapMyDay: mappa la libertà di muoversi
Il 3 dicembre è #MapMyDay. Guardati intorno e scopri quali posti sono accessibili a tutti e quali no. Dopodiché prendi lo smartphone e condividilo con tutti!
A lanciare l’iniziativa è No Profit Sozialhelden, una ong tedesca che si occupa di disabilità, che ha deciso di lanciare un appello alla cittadinanza per sensibilizzarla e coinvolgerla intorno a un obiettivo che ne riguarda soprattutto una parte: l’accessibilità dei luoghi pubblici. L’evento inizia il 3 dicembre e si protrarrà per tutto il mese.
L’obiettivo è mappare gli spazi intorno a noi, cercando di capire il grado di accessibilità che li caratterizza.
Perché partecipare? La maggioranza delle persone incontra continuamente gradini, piccole sequenze di scale, gap spaziali e li supera senza nemmeno farci caso. Tutti questi elementi rappresentano un ostacolo e a volte rendono inaccessibili luoghi e servizi per una parte della popolazione.
Quindi, perché rimanere fermi e non partecipare? “Il movimento siamo noi”!
Come spesso accade, soprattutto ultimamente e in Occidente, l’unica cosa che serve è uno smartphone, mescolato a qualche minuto di tempo e un po’ di voglia.
Il tutto si basa sull’utilizzo della app WheelMap – disponibile per tutti i sistemi operativi -, che non solo raccoglie i diversi tipi di accessibilità dei luoghi in cui viviamo, in modo che siano conosciuti e condivisi da tutti e per tutti, ma consente a chiunque di inserire informazioni su altri luoghi.
Per sapere quale sia la situazione intorno a se o conoscere il luogo in cui si vuole andare, basta consultare dal proprio “telefono intelligente” l’applicazione e si potrà così visualizzare in diretta la situazione delle barriere architettoniche limitrofe. Al contempo, ognuno potrà apportare il proprio contributo scattando foto del luogo in cui si trova, per poi condividerle con il resto della rete insieme ad altre informazioni.
I dati sono in costante evoluzione, poiché una volta pubblicati possono essere implementati e/o aggiornati da noi stessi o da terzi. Non a caso, WheelMap si basa sulla più grande mappa partecipata del mondo, cioè OpenStreetMap (di cui abbiamo già parlato anche qui). Attraverso le rilevazioni dei singoli si contribuisce alla creazione del database collettivo, che consente alla cittadinanza tutta di muoversi consapevolmente nello spazio in cui vive.
Vuoi sapere come partecipare? Clicca qui e leggi le istruzioni tradotte da Pratosmart.
Segui l’iniziativa su Facebook alla pagina MapMyDay.
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