Migranti con lo Smartphone
Le nuove tecnologie digitali non sono affatto un lusso destinato agli abitanti dei paesi più ricchi né un gadget a servizio di un futile intrattenimento: sono piuttosto un bene di prima necessità, in modo particolare per i più poveri, che le utilizzano per soddisfare importanti bisogni primari, tra cui il bisogno, sempre più impellente, di avere a disposizione informazioni e di instaurare comunicazione.
Le mappe degli smartphone, le applicazioni di posizionamento globale, i social media, la messaggistica WhatsApp, solo per citarne alcuni, sono diventati strumenti essenziali per portare a compimento in modo sicuro ed efficace il progetto migratorio. Le reti social, il crowdsourcing, il crowdmapping e i big data stanno apportando significativi cambiamenti nel modo in cui vengono gestite le crisi migratorie.
Autore: GianMarco Schiesaro
Anno: 2018
Lingua: italiano
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