Ripensare la finanza per l’agricoltura: la nuova sfida per le ICT
Si è svolta tra il 14 e il 18 luglio la conferenza internazionale Fin4Ag organizzata dal Technical Centre for Agricultural and Rural Cooperation (CTA) e dall’African Rural and Agricultural Credit Association (AFRACA) a Nairobi, con il supporto di diversi enti e fondazioni tra cui la Rockefeller Foundation e la FAO.
di Elisabetta Demartis da Dakar (Senegal)
L’evento ha visto la partecipazione di 890 persone provenienti da 81 paesi diversi, in particolare dai paesi ACP (African, Caribbean and Pacific), zona geografica in cui il CTA concentra la sua azione di assistenza tecnica e ricerca nel campo dell’agricoltura e delle ICT.
Nel corso dei cinque giorni, esperti e tecnici nel campo dell’agricoltura, banchieri, esperti di finanza, policy maker, politici e attori della cooperazione internazionale e della società civile si sono riuniti per parlare di diverse tematiche relative al tema generale della finanza in campo agricolo, in un’occasione che è stata definita da Michael Hailu, direttore del CTA, “il più grande evento mondiale sul tema della finanza dedicata all’agricoltura”. È stata enfatizzata l’importanza dello sviluppo di nuove ICT e di tecnologie mobili per agevolare l’accesso al credito dei contadini e per permettere forme alternative di finanziamento in quelle zone agricole in cui è difficile persino spostarsi da un villaggio all’altro, soprattutto nei paesi africani.
Applicazioni come Ensibuuko, Agrilife Platform, AgroCentral o FarmDrive sono solo alcune delle decine di progetti africani e non che sono stati presentati durante il Plug and Play Day, il primo giorno della conferenza che ha dato voce ad associazioni e imprese giovanili che stanno lavorando nei loro paesi per facilitare l’accesso ai finanziamenti per i contadini, allevatori e pescatori locali. I progetti esposti hanno anche l’obbiettivo di sviluppare nuove forme di comunicazione basate principalmente sulla telefonia mobile che aiutino a ottimizzare i processi della catena di valore e a trovare un mercato per vendere i prodotti locali utilizzando le risorse del proprio paese, in quello che è diventato ormai uno scenario diffuso di sistema import-export che sta distruggendo le economie locali di molti paesi ACP.
Parlarvi di tutti i progetti, però, così come degli argomenti trattati nei panel sarebbe troppo lungo; rimando quindi alle varie sezioni del sito in cui è possibile avere accesso alla lista degli speakers che hanno portato un contributo e alle tematiche che sono state trattate.
Perché c’ero anche io?
Perché il CTA mi ha offerto una scholarship per partire a Nairobi e presentare il progetto che avrà inizio a novembre grazie al finanziamento del Journalism Grant. La partecipazione alla conferenza ha dato la possibilità al nostro gruppo di lavoro di iniziare una partnership con lo stesso CTA, che lavorerà al nostro fianco per realizzare una crowdmap dei progetti che utilizzano le ICT nel campo dell’agricoltura in Africa, nei Caraibi e negli stati del Pacifico, iniziando con un consistente database di informazioni raccolte negli anni di lavoro sul campo dall’organizzazione che verranno rese pubbliche e messe a disposizione di tutti gli attori della cooperazione e non che lavorano in questo settore. La mappa darà inoltre la possibilità a associazioni e privati di inviarci le proprie iniziative relative al tema e di apparire nella mappa, creando così una rete di attori che lavorano per creare innovazione e sviluppare il settore agricolo in numerosi paesi del mondo.
Parallelamente alla creazione della mappa ci sarà anche la realizzazione di una web serie che andrà a documentare diversi progetti in Senegal, Kenya, Uganda e Ghana, alternando viaggi nelle affollate città e nelle zone agricole più remote, dove contadini si servono di tecnologie SMS e mobili per migliorare il proprio lavoro.
Ecco il power point della mia presentazione durante il panel Leveraging ICTs for agricultural finance: learning from the Plug & Play Day:
La conferenza di Nairobi, oltre a dare spazio a progetti come questo, ha sancito quindi l’interesse della comunità internazionale verso nuove forme innovative di comunicazione che permettono l’accesso al credito e uno sviluppo nel settore dell’agribusiness, con la necessità di agevolare le zone rurali più remote e incrementare lo sviluppo locale.
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