Sms per i contadini. Perché non sempre funzionano

I telefoni cellulari sono ormai diventati uno strumento strategico per l’agricoltura in tutto il mondo. Permettono di migliorare le rese agricole dei piccoli contadini grazie alla possibilità di consulenze tecniche a distanza, aggiornamenti sui prezzi di mercato, alert sulle avversità atmosferiche e molto altro. Numerosissime applicazioni sono state diffuse nei paesi più poveri per aiutare i coltivatori a migliorare il proprio lavoro, con risultati spesso molto positivi.

Tuttavia non sempre tutto va per il meglio, ogni contesto presenta le sue caratteristiche e porta sfide specifiche, che possono limitare o vanificare le potenzialità di questi strumenti.

Marta Vigneri, studentessa alla City University di Londra e oggi servizio civile in Senegal con CISV, ha indagato le ragioni che portano molti contadini kenyoti, del villaggio Lower Subukia, ad abbandonare i servizi via telefono.

Sebbene esista in loco il progetto Direct2Farm che in collaborazione tra compagnie telefoniche e organizzazioni internazionali come Cabi e Kilimo Media International, offre un servizio di messaggi istantanei per permettere di conoscere meglio le previsioni meteo, quali sostanze applicare alle proprie coltivazioni e l’esistenza di nuovi prodotti sul mercato,  le interviste condotte ai piccoli contadini dimostrano che avere a disposizione la tecnologia non è sufficiente. Addirittura, molti che si registrano per utilizzare il servizio non ne fanno uso nonostante i servizi rapidi e disponibili in diverse lingue. Come mai?

Prezzi, seppur bassissimi, ma troppo alti per la popolazione locale, scarsa comprensione delle informazioni ricevute, preferenza a comunicare a voce invece che attraverso messaggi scritti, risultano essere le principali cause di abbandono del servizio.  Infine, le informazioni fornite non sempre coincidono con le reali necessità dei contadini.

La ricerca permette quindi alcune considerazioni immediate:  la contestualizzazione dei servizi può richiedere delle forti differenziazioni da regione a regione, nel caso del villaggio in esame, ad esempio, fornire messaggi vocali (magari prendendo esempio dalla confinante Etiopia?), ridurre i costi per singolo messaggio o meglio trovare accordi con le compagnie per servizi gratuiti, accertarsi di rendere disponibili informazioni davvero necessarie per gli agricoltori, sarebbero i tre passi fondamentali per offrire un servizio davvero adeguato e utile.

 

 

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