Social Media e Non Profit: previsioni per il 2012
Twitter, Facebook, Google Plus e novità come Instagram e Pinterest saranno i social network del 2012. Lo dicono Wired e Social Media Examiner. Ma le ong e le onlus italiane sapranno approfitttare di questi strumenti per aumentare la loro visibilità e le donazioni online? Le nostre previsioni per 12 mesi di Ong 2.0.
di Donata Columbro
Social Media: i numeri e le tendenze del 2012
Il gigante è sempre lui, Facebook. Nel 2012 il social network di Zuckerberg raggiungerà 1 miliardo di utenti, e , prevedibilmente, altri social come Twitter, già verso i 160 milioni di iscritti e Google+, 60 milioni di utenti in sei mesi, diventeranno ancora più competitivi. La presenza su questi network diventa imprescindibile per le grandi e piccole non profit che non hanno ancora attivato una loro strategia social. Ma se “i soliti” noti del web 2.0 hanno cominciato l’anno con grandi numeri, un’attenzione particolare è da rivolgere ai piccoli progetti emergenti web e mobile-based che hanno già richiamato moltissimi utenti: da segnalare tra tutti Instagram, applicazione dell’anno nel 2011, e Pinterest, quest’ultimo per ora aperto alla partecipazione solo su invito.
I social newtork più influenti del 2012 saranno però quelli “multimediali” secondo le previsioni del blog Social Media Examiner: la condivisione di foto e video diventa determinante per le organizzazioni non profit, con particolare attenzone nei confronti di YouTube, finalmente diventato un vero e proprio sito di condivisione “sociale” grazie all’unione con Google Plus e al miglioramento dell’interfaccia grafica. Un’altra tendenza segnalata è quella dell’applification dei social media: nel 2012 si prevede un considerevole aumento dell’uscita di applicazioni per il social networking, ma non solo: per l’aggregazione di notizie (come il social magazine per dispositivi iOS Flipboard), per la produttivtà, il divertimento, la comunicazione e gli ebook. La mobilità e la navigazione su schermi sempre più piccoli favorirà la condivisione e la fruizione di informazioni attraverso le applicazioni piuttosto che i browser, e questo è un dato da tenere in considerazione.
Il comportamento online degli utenti/sostenitori del non profit
Secondo i dati di un rapporto elaborato da ContactLab per conto di Vita Consulting, con la partecipazione di 38 organizzazioni non profit italiane, tra le quali 10 dedite ad attività di cooperazione nei paesi del Sud del mondo, il 54% degli intervistati si informa sulle attività delle onlus che sostengono tramite il loro sito web.
Il 62% chiede trasparenza e apertura alla partecipazione degli utenti attraverso la realizzazione di una sezione loro dedicata per seguire da vicino lo sviluppo dei progetti. La newsletter rimane al secondo posto come fonte di informazioni sulle attività delle onlus (40%) e prevale la percentuale di chi non gradisce più ricevere materiale cartaceo (il 68% degli intervistati). Solo il 9% dichiara di seguire una o più onlus sui social network, ma il 15% si informa tramite passaparola, che può essere alimentato online grazie agli strumenti di condivisione come il bottone “segnala ad un amico” da inserire nella newsletter o la funzionalità di condividi sui social network.
La comunicazione sui social viene comunque percepita come più diretta e vicina alla gente dalla maggioranza degli intervistati (50%), mentre il 16% è fedele a una organizzazione specifica sulle cui iniziative desidera tenersi aggiornato online.
In crescita il settore delle donazioni via internet, se si considera che il 39% degli utenti dona o ha già donato almeno una volta online.
Cosa ci aspetta allora nel 2012 per quanto riguarda l’approccio di ong e onlus nei confronti del web?
Leggi la SECONDA PARTE dell’articolo su SocialMente Ong 2.0
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