Come start up e tecnologia stanno rivoluzionando l’agricoltura in Africa?
Sooretul, che in wolof significa “non troppo lontano”, è un progetto lanciato nel 2014 da una start up di ragazze senegalesi con l’obiettivo di fornire uno spazio online alle donne impegnate nella trasformazione di frutti e cereali locali e aiutarle a trovare un mercato dominato dalle importazioni di prodotti Europei. Awa Caba, co-fondatrice della start up, ha 27 anni ed è nata e cresciuta a Dakar. Dopo avere frequentato l’Università nella capitale, diventando ingegnere informatico, ha conosciuto altre ragazze appassionate di tecnologia e sviluppo e, insieme, hanno fondato le Jjiguène tech hub, una associazione che ha dato avvio a diversi progetti nell’ambito dell’agricoltura e della formazione nel campo delle ICT (Innovation and Communication Technologies) per le donne senegalesi.
Amadou Sow appartiene a una famiglia di pastori e allevatori di etnia Peul nella regione di Fatick in Senegal ed è uno dei protagonisti della rottura tra il mondo tradizionale africano e la rivoluzione digitale contemporanea. Dopo aver compreso le problematiche che affliggono il settore dell’allevamento in Senegal, Amadow decide di fondare Daral Technologies, una start up digitale in grado di riempire il vuoto istituzionale. “In tutta l’Africa non esistono ancora delle statistiche affidabili in qualsiasi settore” racconta Amadow “fattore che impedisce l’intervento efficace dei diversi governi e l’attuazione di buone politiche”.
Awa e Amadow sono solo due esempi di giovani africani che stanno rivoluzionando il settore dell’agricoltura grazie all’innovazione digitale e l’imprenditoria. Secondo Ken Lohento, coordinatore del programma ICT4D al Technical Centre for Agricultural and Rural Cooperation (CTA) di Wageningen (Olanda), le ICT possono offrire una soluzione a questo gap di conoscenza tra agricoltura e mercato e i giovani possono essere i portatori di questo cambiamento.
Piattaforme web per la creazione di network di contadini, sms per facilitare l’accesso all’informazione sui prezzi del cibo sul mercato e telefonia mobile per risparmiare denaro e accedere a finanziamenti al di fuori del sistema bancario. Sono queste alcune tra le molteplici funzionalità di start up e organizzazioni giovanili africane che siamo andati a scoprire in Africa con Agritools, un progetto di ricerca giornalistica vincitore del Journalism Grant, finanzato dalla Bill and Melinda Gates Foundation (come già accennato in un altro articolo di AgriRevolution). Il progetto descriverà cinque mesi di viaggio tra Olanda, Italia, Senegal, Kenya, Uganda e Ghana, alla scoperta di queste realtà locali che tramite la tecnologia mobile e digitale stanno cercando di rilanciare il settore dell’agricoltura, della pesca e dell’allevamento, e di risolvere tutta una serie di problematiche legate a esso.
Agritools comprende una mappa interattiva, che raccoglie storie e testimonianze incontrate sul campo e suddivise per categorie, e una parte di crowdsourcing di storie dall’Africa realizzata in partenariato con e-agriculture, il programma della FAO dedicato alle ICT e agricoltura. Start up, organizzazioni e giovani locali impegnati a portare avanti delle iniziative tra agricoltura e ICT hanno così oggi uno spazio per raccontarsi ed essere pubblicati nella mappa insieme ai progetti visitati per il progetto.
Quella che per decenni ha rappresentato la politica di azione di ong, organizzazioni internazionali e governi donatori che, tramite assistenza tecnica, prestiti e aiuti, volevano risolvere il problema della “fame nel mondo”, comincia ad incontrare delle alternative valide locali. E’ giunta l’ora, per i media internazionali occidentali che da sempre hanno contribuito a creare un’immagine dell’Africa negativa e sofferente, di raccontare gli sforzi di una nuova generazione che sta rivoluzionando il modo di concepire e pensare lo sviluppo del continente. In questo panorama, l’innovazione digitale può rappresentare un fattore significativo e trasformativo. Secondo una ricerca condotta dalla Banca Mondiale nel 2012, l’apertura di nuovi scenari di consumo resi possibili tramite l’utilizzo delle ICT e della tecnologia mobile sta generando, in termini economici, un incremento del PIL del 5% annuo in tutto il continente.
L’Africa rappresenta un modello all’avanguardia nella sperimentazione delle ICT nel settore primario e non è un azzardo pensare che proprio la necessità impellente di risolvere problematiche croniche costituisca una spinta determinante capace di generare risultati effettivi sul lungo termine. Una nuova generazione di giovani leader che non viene (ancora) raccontata sta già cambiando, dal basso, le sorti dei propri Paesi e noi cercheremo di capirne di più e di condividere con i lettori le nostre scoperte.
[Agritools è vincitore del Journalism Grants, un progetto finanziato dall’European Journalism Center con il supporto della Bill & Melinda Gates Foundation.]