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Lo spazio digitale è reale

Le scuole Giulio di Torino, Maxwell di Nichelino, Natta di Rivoli e l’informagiovani di Grugliasco sono stati coinvolti in un percorso di formazione, realizzato nell’ambito del progetto “Digital Transformation per lo Sviluppo Sostenibile” mirato ad acquisire consapevolezza e a imparare a riconoscere potenziali rischi e attacchi online.

a cura di Cocopa – Coordinamento Comuni per la Pace

Nel nostro quotidiano ci ritroviamo a vivere una vita non solo nel mondo fisico ma anche in quello digitale, che fisico non è ma di certo è reale. Proprio questa consapevolezza, difficile a volte da raggiungere, sta alla base della nostra vita digitale. Come gestire la nostra identità online, le relazioni e amicizie, il tempo libero e il lavoro? Nella società virtuale si riproducono spazi di relazione sociale e, come nel mondo fisico, possono presentarsi rischi o veri e propri attacchi.

Il cyberbullismo, il cyber mobbing, il cyber stalking, sono versioni digitali di attacchi sociali, personali o collettivi, che una persona può trovarsi a vivere; essere in grado di riconoscerli e di reagire nel modo più opportuno è fondamentale per evitare o limitare i danni dell’attacco e uscire da situazioni di minaccia e aggressione.

Per approfondire questo tema alcune classi hanno deciso di aderire al percorso “Attivisti informati: hate speech e cyberbullismo” proposto dal Coordinamento Comuni per la Pace – Co.Co.Pa. nell’ambito del progetto Digital transformation per lo sviluppo sostenibile tenuto dai “sensei” di Zanshin Tech.

Zanshin tech è un’arte marziale che coniuga tecniche per gestire la propria vita digitale e le arti marziali orientali tradizionali, in un percorso di allenamento e acquisizione di consapevolezza. La pratica dello Zanchin tech che è stata messa in pratica in classe parte dal riconoscimento della propria identità digitale, dalla presa di coscienza delle informazioni che condividiamo con i nostri dispositivi per poi passare al riconoscimento di rischi e attacchi e all’acquisizione di tecniche di reazione alla situazioni di rischio o di attacco.

Per i più giovani lo Zanshin tech è un’acquisizione di capacità di autodifesa e autodeterminazione sul web che aiuta anche a riconoscere e a reagire a situazioni di bullismo anche nel mondo fisico.

Attraverso l’analisi del caso di Amanda Todd i ragazzi e le ragazze si sono allenati a riconoscere i segnali di pericolo e ad attivare diverse tecniche di reazione. Costruendo e decostruendo il caso, i ragazzi e le ragazze hanno riconosciuto situazioni vissute direttamente e indirettamente, hanno imparato che chiunque può imbattersi in una situazione spiacevole o pericolosa senza averne nessuna colpa e che saper reagire con forza e determinazione usando il proprio potere, ma anche sapendo chiedere aiuto è possibile.