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Vuoi lavorare nel Terzo settore? Gioca con noi e scopri il percorso più adatto a te

Le figure professionali che popolano il Terzo settore sono tante.

C’è, ad esempio, chi è impegnato sul terreno e lavora a stretto contatto con le comunità locali, si occupa di coordinare gli aspetti logistici e amministrativi, ma anche di monitorare e valutare l’impatto del proprio lavoro. Chi ricopre ruoli manageriali e di coordinamento, si occupa di rendere efficienti i flussi di lavoro e di valorizzare al massimo il talento di ognuno dei propri colleghi. Chi si occupa di comunicazione e dà visibilità alle attività della propria organizzazione, ne diffonde messaggi e valori fondamentali. Chi si occupa di raccolta fondi e con il suo impegno rende possibile il funzionamento dell’organizzazione, procurando le risorse economiche e non solo, necessarie alla realizzazione delle diverse attività. Chi si occupa d’innovazione sociale e applica metodologie e approcci creativi sempre nuovi per avere un impatto positivo sulla società, assicurando efficienza e sostenibilità. Chi è esperto di tecnologie digitali (ICT4D) e si occupa di valutare dove, quando e come questi strumenti possono apportare un beneficio reale alle attività sul campo.

Ognuna di queste figure richiede competenze specifiche e, per tenersi aggiornati, non si smette mai di studiare e di sperimentare approcci e metodologie nuove.

Di seguito ti proponiamo un gioco, un piccolo test per scoprire quale di questi settori ti rappresenta di più. Non ha alcuna rilevanza scientifica, ma ti permetterà di comprendere meglio quali sono alcuni dei possibili profili professionali più richiesti nel settore e quali sono le relative competenze richieste.

Clicca sull’immagine per iniziare a giocare.

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#Aggiornalavaligia: il viaggio continua

Hai preparato la valigia? Il viaggio nell’innovazione di ONG 2.0 sta per ricominciare.

Spazzolino da denti, abbigliamento, computer e un bel pezzo di Parmigiano, probabilmente sono ancora loro i protagonisti indiscussi della valigia del cooperante. Il mondo però evolve velocemente, Internet e le nuove tecnologie sono sempre più presenti, sia a Nord che a Sud del mondo, e influenzano fortemente il modo di pensare lo sviluppo, offrendo opportunità e aprendo scenari impensabili solo fino a qualche anno fa. Chi vuole operare nel sociale oggi deve aggiornare le sue competenze, e guardare il mondo con occhi nuovi.

Per questo motivo, lo scorso anno avevamo chiesto a cooperanti e professionisti del non profit di aggiornare la propria valigia, aggiungendo nuove competenze e strumenti al bagaglio di conoscenze con cui ogni giorno affrontano il loro lavoro.

Da questo invito sono nati molti progetti interessanti e tanti altri vedranno la luce in futuro. Per accoglierli tutti, abbiamo creato una sezione ad hoc sul nostro sito che abbiamo chiamato proprio #aggiornalavaligia. Questo spazio raccoglie le storie, le esperienze e le buone pratiche di “Chi l’ha fatto davvero”: i protagonisti della community di ONG 2.0 che, a Nord e Sud del mondo, hanno messo in pratica le cose apprese nei percorsi formativi e si stanno impegnando per uno sviluppo più “smart“, grazie alle ICT e alle potenzialità del web.

Quest’anno torniamo a metterci in viaggio alla ricerca di nuovi strumenti e competenze per sostenere il lavoro dei Cooperanti 2.0.

In particolare, due saranno le direzioni principali della nostra nuova offerta formativa:

1) Cooperazione 2.0 e ICT4D

E’ un percorso di esplorazione nel presente e nel futuro della cooperazione. Partendo dal ciclo del progetto ci spingiamo fino alla programmazione con R, impariamo a raccogliere i dati sul terreno con il GPS e l’uso dei GIS ed esploriamo il mondo della mappatura collaborativa di OpenStreetMap, senza tralasciare le tecnologie dell’informazione e della comunicazione applicate allo sviluppo, le famose ICT4D, in un percorso di lunga durata che partirà nel 2016

2) Social media e strategie per il web

Andiamo a caccia delle migliori strategie per la comunicazione. Partiamo approfondendo il tema della comunicazione interna, per imparare a coordinarsi al meglio tra colleghi e ambiti diversi di una stessa organizzazione. Continuiamo poi il nostro viaggio sul web, dove scopriamo come impostare una strategia digitale e  comunicare attraverso i canali e gli strumenti più adatti ed efficaci.

A guidarci nella traversata, come sempre, ci sarà un team di esperti e professionisti che lavoreranno per rendere ogni itinerario interessante e interattivo, garantendo la qualità dell’approdo finale.

Ecco in anteprima le prime tappe del nuovo viaggio, molte altre sono in arrivo!

 

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Come twitta il non profit in Italia

Come twitta il non profit in Italia? A un mese dall’avvio dell’iter legislativo per l’approvazione della riforma sul terzo settore, proposta dal premier Matteo Renzi, abbiamo raccolto trenta giorni di tweet in italiano con l’hashtag #nonprofit per capire quali sono gli utenti più attivi nella diffusione di notizie sul tema e come sono connessi l’uno all’altro.

di Donata Columbro

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Facebook rilascia il bottone delle donazioni online

Facebook ha annunciato il pulsante “donate” per le pagine delle associazioni non profit che ne fanno richiesta. È una buona notizia?

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Cooperazione 2.0 | Come le Ong italiane usano le ICT4D?

In Italia più di 3.500 associazioni si occupano di cooperazione e solidarietà internazionale. Lo dice l’ISTAT nel suo ultimo censimento delle istituzioni non profit. Quante di loro utilizzano le tecnologie dell’informazione e della comunicazione (le cosiddette ICT) nel loro lavoro in Italia e all’estero? Con un pizzico di ambizione, questo dato proverò a darvelo io.

[Serena Carta – dalla rubrica ICT4dev]

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Ai giovani piace il tuo sito internet?

Il sito internet della tua ong è disegnato per attirare i giovani? Il rapporto 2013 Millennial Impact Report pubblicato dall’agenzia statunitense Achieve, ha studiato attraverso 20 test di usabilità il modo in cui i ragazzi nati tra il 1978 e il 1992 navigano i siti internet di nove organizzazioni non profit, e le motivazioni che li spingono a condividere le notizie sui social media e fanno donazioni online.

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Open data per il non profit, a che punto siamo?

opendatachallengeAlla fine di settembre, riuniti per tre giorni Berlino alla Open Aid Data Conference, circa 150 partecipanti tra istituzioni, società civile, università, attivisti e organizzazioni internazionali hanno elaborato insieme idee e progetti per aumentare la trasparenza negli aiuti allo sviluppo. 

di Donata Columbro

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