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Lenali, il social network vocale che parla le lingue africane

Due abitanti del Mali su tre non sanno leggere né scrivere. Inoltre, la maggior parte della popolazione si trova più a suo agio con le lingue locali piuttosto che con il francese. Si spiega così la scarsa presenza sui social network. Lenali può essere la risposta: è il primo social che si può padroneggiare interamente con la voce e disponibile in svariate lingue locali, dal bambara al soninke, dal Mooré al Wolof.

di Luca Indemini

«Chiedete a un commerciante maliano perché non è su Facebook: vi dirà che non vede l’utilità di pagare del traffico dati per non comprenderne appieno il contenuto, a causa della scarsa padronanza con la lingua francese, per lo più scritta. Ma se uno gli proponesse una rete locale dove postare usando la voce e nella sua lingua i prodotti che vende e che può consegnare direttamente a casa, allora gli sarebbero subito chiari i vantaggi ad essere sui social.» Con queste parole Mamadou Gouro Sidibé ha spiegato l’idea alla base di Lenali, alla testata Jeune Afrique.

Dopo aver condotto i suoi studi tra Russia e Francia, Mamadou Gouro Sidibé inizia a lavorare per il CNRS e nel settore privato su programmi di ricerca sull’Internet del futuro, garantendosi un tenore di vita elevato nella periferie di Yvelines a Parigi. Ma nel 2014 decide di tornare a Bamako, con l’idea di sviluppare un concorrente maliano ai servizi di messaggeria e voce via internet, come Skype o Viber. Dà vita a Lenali e viene chiamato a presentare il suo progetto a Mali numerique 2020, una conferenza dedicata al piano digitale dello Stato, dove l’idea piace, ma non trova supporto. Poi la scintilla inattesa. In un negozio, Sidibé viene avvicinato dal commerciante che gli passa lo smartphone chiedendogli di tradurre un messaggio ricevuto su Viber. Perché non sapeva leggere. Problema che – si rende conto Sidibé – riguarda più di metà della popolazione maliana. Mamadou Gouro decide di abbandonare il suo progetto originario e si concentra su questa maggioranza di suoi concittadini, spesso dotata di smartphone e di un accesso a Internet mobile.

Nasce il primo social vocale

Per quanto Facebook abbia aperto al “mercato” africano, permettendo di pubblicare stati via SMS e ha introdotto lingue locali come Swahili, Afrikaans o Arabo, non ha affrontato il problema dell’analfabetismo. A questo pensa Mamadou Gouro Sidibé, con la nuova versione di Lenali, social innovativo e completamente maliano.

In fondo, la cultura africana è una cultura principalmente orale e dunque dalla voce, decide di partire l’imprenditore quarantaquattrenne.

In un primo momento vengono sviluppate le linee guida vocali in diverse lingue (Bambara, Soninke, Songhay, Moore, Wolof e francese) per accompagnare l’installazione dell’app. Quindi, vengono implementate altre funzionalità vocali: chiamate, ovviamente gratuite, messaggi vocali, fino ad una durata massima di 59 secondi, pubblicazioni su un thread social, in cui oltre alle foto e ai testi, vengono inseriti anche registrazioni audio.

Questa versione di Lenali, gratuita, è stata lanciata sul mercato nel marzo 2017 e in meno di un anno ha fatto registrare 28 mila download. A inizio 2018 Mamadou Guru Sidibé viene selezionato dal governo maliano per partecipare al villaggio della tecnologia africana al CES – Consumer Electronic Show di Las Vegas.

La fase di startup, resa più difficile dalla mancanza di incubatori in Mali, come lo stesso Sidibé ha avuto modo di sottolineare in diverse occasioni, è stata sostenuta completamente dall’imprenditore, che ha investito nel progetto risorse personali per più di 150 mila euro. Il primo interlocutore istituzionali che ha deciso di puntare su Lenali, sono stati alcune ONG, che usano il social per campagne di sensibilizzazione su tematiche di salute pubblica. Il National Network for the Development of Young Girls and Women del Mali usa Lenali per veicolare informazioni legate a salute, violenza di genere e alfabetizzazione. Inoltre, cresce l’attenzione da parte delgi operatori di telecomunicazioni.

Sempre nel 2018, Lenali è stato inserito nella lista dei 30 pionieri di Quartz Africa Innovators 2018 e il social continua a crescere. Aumenta il numero di lingue disponibili, con l’aggiunta di peul, haoussa, tamasheq.

Inoltre, a inizio 2019 ha inserito una novità molto importante: l’app permette agli utenti di generare automaticamente un percorso GPS che porti alla posizione in cui si trova l’interlocutore, che ha accettato la chiamata. In un paese come il Male, dove molte persone (e anche attività) non hanno un indirizzo postale, diventa una caratteristica molto importante, soprattutto per i commercianti, che vogliano farsi trovare facilmente da clienti interessati ai propri prodotti.

Lenali continua ad attirare attenzioni e partecipa regolarmente ai principali eventi africani dedicati alla trasformazione digitale. L’obiettivo finale di Sidibé è quello di aumentare l’inclusione digitale, prima in Mali, poi in altri paesi africani. Per questo ha già in programma l’introduzione di nuove lingue nell’applicazione.