Dove sono? Viaggio alle origini della geolocalizzazione
Tra i più antichi e difficili problemi che l’uomo ha sempre avuto fin dalla sua presenza sulla terra, vi è quello di capire dove si trova esattamente.
di Maurizio Foderà
Come primo impatto può sembrare un problema semplice da risolvere, infatti se immaginiamo la nostra posizione rispetto ad altre, fisse, sulla terra allora subito ci confortiamo pensando di non avere nessun problema. Ma se per caso ci troviamo in mezzo al nulla o in ogni caso in mezzo ad oggetti sconosciuti, a volte simili, che non sempre è facile riconoscere o prenderli a riferimento, come risolviamo questo problema? Ci orientiamo, come facevano gli antichi, con il sole o con le stelle, o come facevano, e tutt’ora fanno, i miei colleghi rilevatori utilizzando punti di riferimento noti? In un caso o nell’altro la soluzione al problema non è alla portata di tutti e comunque bisogna avere conoscenze adeguate per saperlo affrontare.
Qualcuno potrebbe dire ma oggi abbiamo il GPS! Certo! Ed è una grande invenzione, ma sappiamo cosa è, e cosa ci sta dietro?
Abbiamo un’idea precisa di cosa sono Latitudine e Longitudine, le coordinate, ossia quei numeri che identificano la nostra posizione sulla terra in un “sistema di riferimento” dato?
Come primo articolo in questo blog, dove il lettore per eccellenza è il Geomapper per lo Sviluppo, voglio soprattutto delineare un percorso che ho intenzione di fare assieme a voi lettori.
Il percorso che voglio intraprendere non è un percorso prettamente tecnico, anche se percorriamo sostanzialmente quella strada, ma voglio soprattuto lanciare una visione, alla portata di tutti, di certi argomenti che ci possono essere utili nella nostra attività di GeoMappers quando siamo in giro per il mondo a realizzare i nostri progetti di sviluppo.
Ci riuscirò? Me lo auguro, ma mi auguro anche tanta partecipazione da parte vostra che possa stimolarmi ad andare avanti e ad approfondire continuamente tematiche che ci interessano e non solo per il piacere di una mera lettura di un libero pomeriggio.
Intanto cominciamo a delineare alcuni aspetti che ci permettono di fare un certo tipo di ragionamento che non si esaurirà in questo articolo.
“Dove è? Dove siamo?” Secondo me queste sono le domande che dobbiamo farci quando vogliamo mappare qualcosa: un pozzo, una casa, un albero, una strada, etc.
“Dove è il pozzo?” “Dove sono io rispetto al pozzo?”
Per rispondere a queste domande abbiamo bisogno di un sistema di riferimento, un sistema X,Y o Nord,Est che dir si voglia che ci permetta di inquadrare questi oggetti che sono presenti sulla terra e che vogliamo rappresentare in una mappa. Quindi abbiamo bisogno di un Sistema di Coordinate che ci permetta di definire la nostra posizione e la posizione dell’oggetto che vogliamo mappare rispetto ad una origine e ad un sistema di assi.
Ora fin qui tutto sembrerebbe semplice, basta costruirsi un Sistema di riferimento e il gioco è fatto!
Sarebbe tutto semplice senonchè i sistemi di riferimento e quindi di coordinate sono tanti e tali che non basterebbe una pagina per elencarli tutti: un esempio di quanti sistemi di riferimento ci sono la possiamo avere visitando, per esempio, il sito Spatial Reference.
Quindi un singolo punto, un pozzo per esempio che sto rilevando, può avere diverse coppie di coordinate che lo identificano secondo il tipo di sistema di riferimento che sto assumendo in quel momento.
Alle domande iniziali, allora, quando otteniamo una coppia di coordinate di un punto, se ne aggiunge un’altra “Quale è il sistema di riferimento di queste coordinate?”
Ma a questa domanda risponderemo una prossima volta perchè va affrontato il problema della forma della terra, non regolare, che ha originato nel tempo diversi sistemi di riferimento e quindi di coordinate.
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Photo credits: Dischro Creative News
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